lunedì 16 novembre 2009

Cestrum nocturnum


Cestrum nocturnum
Cestrum in vaso
Tra le piante del mio balcone quella che, in questi tiepidi giorni di novembre, mi da maggioresoddisfazione, è un piccolo esemplare di Cestrum nocturnum, specie appartenente alla famiglia delle Solanaceae. La pianta presenta teneri rametti penduli con foglie sempreverdi, ovali, appuntite, di colore verde tenue; coltivata in piena terra diventa un alto cespuglio con lunghi rami flessuosi e, ricadenti, dall’aspetto, in verità, non particolarmente ornamentale. E’, infatti, specie, coltivata per la fioritura di abbondanti fiori tubolari di colore giallo pallido portati in infiorescenze terminali che, a dispetto delle apparenze, al calar del sole emanano un profumo intenso, persistente e dolciastro. Nei paesi d’origine è chiamata gelsomino della notte ma il suo profumo è molto più intenso e durevole, soprattutto se coltivato in vaso, rispetto a quello di un gelsomino nostrano (Jasminum officinale). Ho avuto già in passato questa specie ma ne ho decretato la morte per eccesso d’acqua. Le foglie, infatti tendono spontaneamente ad accartocciarsi longitudinalmente come se la pianta fosse in sofferenza per terreno troppo asciutto; in realtà si tratta di una naturale conformazione della foglia che non è, per la pianta, indice di sofferenza idrica.
Con il nuovo esemplare, comprato per pochi euro in una fiera di paese, cerco di non esagerare con le annaffiature. La specie effettua due fioriture; una ad inizio estate sino al primo caldo torrido poi, in ottobre-novembre, ed è quella più lunga e godibile nelle tiepide sere d’autunno. Come arbusti da giardino appartenenti allo stesso genere si ritrovano sia Cestrum aurantiacum a fiore arancione che Cestrum rubrum a fiore rosso. Le fioriture di entrambe le specie sono magnifiche ma di profumo neanche un po’.

P.S.
Ho scoperto di recente che esiste anche la specie Cestrum diurnum ma questa è un'altra storia
 
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