venerdì 23 giugno 2017

Rhodochiton atrosanguineum: una novità da provare

Cosa c’è di più bello che trovare, girellando tra i vialetti di un vivaio, tra le tante fioriture di stagione, una pianta sconosciuta e niente male; lunghi tralci alla caccia di un appiglio, fiori viola a corolla tubolare  con in testa un calicetto ad ombrellino  che permane anche quando la corolla non c’è più.
C’è un cartello con su scritto "Rhodochiton",  non mi basta  ed allora estorco informazioni al laconico addetto del vivaio  che mi dice che la pianta è un nuovo arrivo, gli hanno detto si comporta da ipomea, pare venga da un clima tropicale, forse è solo un’annuale.
Non mi resta che comprarne un vaso in fiore e portarla tra le piante del balcone per studiarla da vicino ben sperando che il gran caldo dell’estate non la metta irrimediabilmente k.o.

Rhodochiton atrosanguineum
La specie è una perenne erbacea appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae; alcuni siti riportano la specie come Rhodochiton atrosanguineum altri con l’attributo specifico di “atrosanguineus”; la specie, conosciuta anche con il sinonimo di Lophospermum atrosanguineum,  proviene dal Messico meridionale ed in particolare dalla regione Oaxaca dove cresce in valli fresche e profonde tra i 1500 e i 2500 metri di quota arrampicandosi sui rami bassi degli alberi sino ai tre metri d’altezza.

Sito immagine
In Europa è conosciuta da tempo, nel 1828, infatti,  il botanico tedesco, barone Karwinski , dal Messico che stava esplorando, ne inviò alcuni semi  a Monaco di Baviera da dove poi la specie si diffuse nei giardini botanici d'Europa.
Sebbene sia perenne, nei climi più freschi viene coltivata da annuale, spesso come pianta in vaso.

La pianta si presenta di aspetto molto gradevole con i tralci leggeri che portano foglie persistenti, alterne, cordate o penta lobate, di colore verde pallido sulla pagina inferiore; le foglie sono portate da  lunghi piccioli fogliari, molto sensibili da giovani al contatto; quando incontrano un ostacolo vi compiono uno o due giri intorno e così quando si induriscono sono in grado di dare sostegno alla pianta.
I fiori sono appesi a lunghi peduncoli ed hanno un calice campanulato, molto svasato, di   colore porpora che persiste dopo l’impollinazione e che fa un gradevole contrasto con la corolla tubolare, a cinque lobi arrotondati, di colore viola nerastra (da cui il nome specifico atrosanguineum:  rosso sangue, scuro).
 
I semi sono formati in una capsula a quattro lobi, nascosta all'interno del calice persistente.
Sito immagine
La specie vuole esposizione soleggiata e mediamente ombrosa;  si propaga per seme all’inizio della primavera  utilizzando un terriccio ricco e ben concimato, la fioritura avviene in estate e dura sino all’autunno.
Io in balcone ho messo il rhodochiton vicino ad un vaso di Thunbergia alata sperando  si facciano buona compagnia.

3 commenti:

  1. Grazie mille dell'esaustiva spiegazione. Complimenti!

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  2. Ciao Marcella! Mi sai dire dove trovare il rodochiton in Italia? Lo sto cercando ma senza risultato...grazie!

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    1. Le mode non valgono solo nel campo degli abiti anche nel verde ci sono specie novità che compaiono con successo e poi spariscono nel giro di una stagione. Dalla data del mio articolo di stagioni ne sono passate più di una e del rodochiton dalle mie parti non ne ho avuto più notizia. Al momento non ti saprei dunque dare indicazioni ma prometto di mettermi sulle sue tracce...

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