sabato 23 agosto 2014

Natale Torre e le sue specialità botaniche

In giro con Natale Torre tra le piante tropicali più curiose del suo vivaio
La conosci questa?
Heliconia rostrata
Chi è stato a trovare Natale Torre al suo vivaio di Milazzo, sa di cosa parlo.  “La conosci questa?” è infatti, il suo tipico intercalare quando ti accompagna in giro a curiosare tra le oltre 2000 specie esotiche e tropicali, ornamentali e da frutto che costituiscono l’assortimento del suo giardino- vivaio -orto botanico che si estende tutto intorno alla casa con serre ed ombraie per oltre sei ettari di superficie. 
Un brulicare di piante esotiche mai viste in tale concentrazione in terra meridionale, che di anno in anno Natale incrementa, affiancato di recente dal figlio Giancarlo, portando semi o talee da viaggi in paesi lontani dedicati a perlustrare ambienti tropicali dal Costa Rica al Cile, dall’India alle Filippine per portare a casa, in Sicilia, novità vegetali con il gusto e la passione di uno studioso collezionista piuttosto che del vivaista commerciante.
Petrea volubilis,, Quisqualis indica, Thunbergia mysorensis
La conosci questa?”, fa Natale mostrando al curioso visitatore piante dal fogliame marrone (Pseuderanthemum alatum o chocolate plant) o staccando, da piante smisuratamente cresciute, fiori in tecnicolor (Petrea volubilis o Thunbergia mysorensis), dal profumo celestiale (Quisqualis indica, Gardenia thunbergia, Tabernaemontana), avviluppati nel felice groviglio vegetale che caratterizza le sue serre.
Gardenia thunbergia e sotto Tabernaemontana sp.
Per non parlare dei frutti di specie tropicali (Syzygium surinamese, Syzygium cordatum, Prunus serotina insieme ad annona, litchi, mango, papaia e melarosa ) che Natale ha piacere di farti assaggiare spiegandone gli usi alimentari dei luoghi dove la specie è coltivata, riuscendo così a farli apprezzare anche ad un palato poco abituato come il nostro.
Ed è, dunque, per rendere un servizio a chi si appresta a visitare il vivaio di Natale Torre che riporto a seguire poche informazioni su alcune specie a cui Natale è particolarmente affezionato in modo da poter rispondere quando vi sarà posta la fatidica domanda: “La conosci questa?”, un bel: “Si, Natale, la conosco: questa è una specie che viene da.., si coltiva per ..., ha sapore di…” e sono sicura che Natale ne sarà contento.

Pseuderanthemum alatum, la pianta cioccolata
Curiosa pianta originaria del Messico e dell’America centrale chiamata dagli inglesi Chocolate plant per il fogliame il cui colore ricorda in modo assai realistico quello di una tavoletta di cioccolata al latte, un poco invecchiata, che a causa del tempo abbia subito affioramenti di zucchero cristallizzato. Le foglie di questa specie, che sono grandi ed ovate, si presentano di colore marrone ramato con macchie argentate o bronzee lungo la nervatura centrale. E’ pianta che ama il caldo e le posizioni ombreggiate, essendo specie tipica del sottobosco tropicale; cresce bene in piena terra solo in zona climaticamente calde mentre altrove non sverna e viene coltivata come annuale; di crescita rapida, partendo da seme, raggiunge un’altezza non superiore ai 40- 45 cm. Fiorisce in estate con piccoli fiori insignificanti portati da spighe lasche.

Vetiveria zizanioides
Vetiveria è una pianta erbacea perenne, originaria dell’India, Indonesia e Sri Lanka appartenente alla famiglia delle Poaceæ,  con foglie allungate e ricadenti. A vederla non sembra un gran che ma questa frugale e resistente graminacea costituisce l'origine del famoso vetiver, una delle essenze più note ed usate in profumeria. L’ olio essenziale di vetiver viene estratto per distillazione in corrente di vapore dalle radici seccate e frantumate della pianta e può essere impiegato come tale o fornire la base per ulteriori lavorazioni. Le radici da cui si estrae l’essenza vanno a costituire un apparato radicale molto profondo, di rapidissima crescita, estremamente resistente, in grado di imbrigliare qualunque terreno; per questo motivo vetiveria viene utilizzata in molti paesi per consolidare scarpate stradali e ferroviarie, per proteggere argini di torrenti e fiumi e ripristinare cave dismesse.
 
Myrciaria cauliflora
La specie, oggi classificata secondo la tassonomia GRIN come Plinia cauliflora, è comunemente chiamata Jabuticaba; è un albero sempreverde dal tronco tortuoso proveniente dal Brasile e appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. I fiori bianchi, sessili crescono privi di peduncolo direttamente su tronco e sui rami della pianta; da essi si producono bacche color porpora, dalla buccia spessa e polpa bianca, anch’esse attaccate sessilmente  al tronco o alle brache. La  myrciaria  ha una crescita molto lenta assumendo nella fase giovanile forma arbustiva; sopporta bene la mezz'ombra, e deve essere ben irrigata con acqua non calcarea. Presenta una certa resistenza alle brevissime gelate.

Synsepalum dulcificum o pianta “miracolina"
E' specie cespugliosa che ha una strana prerogativa; il frutto, che si presenta come una drupa di colore rosso, è ricco di una glicoproteina chiamata miracolina che ha la prerogativa di rendere dolce ogni altro cibo aspro o amaro mangiato in successione con il frutto di synsepalum, con un effetto che dura per oltre un’ora. E’ un cespuglio che in giardino non supera i due metri d’altezza e che predilige terreni tendenzialmente acidi.

Pouteria campechiana o pianta dal “frutto uovo”

E’ un piccolo albero, originario dell’America centrale, appartenente alla famiglia delle Sapotaceae, coltivato per i suoi frutti chiamati Canistel o frutto uovo; i frutti maturi hanno la buccia di colore giallo limone tendente all’arancione mentre la polpa è gialla e pastosa con una consistenza simile all’uovo sodo. Viene consumato fresco o usato per gelati e per colorare prodotti da forno che assumono una calda tonalità dorata.
 

6 commenti:

  1. Grazie per queste immagini! Sono piante bellissime che probabilmente non vedrò quasi mai in vita mia :)

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    1. E' vero, sono piante molto originali e non è necessario andare a tropici per poterle vedere

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    2. Sì, vero. Piante bellissime, molto originali e difficili da vedere. Bella la pianta cioccolato.

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    3. Grazie per avere lasciato traccia del tuo passaggio sul blog lasciando un commento; da Natale ci sono tante altre piante strane che non si finirebbe mai di parlare!

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  2. Mi piacerebbe visitare questo luogo incantato anche se al momento non è l'idea più possibile. Io credo nel Creatore e negli uomini che si mettono al suo servizio e il suo, sig. Torre è un angolo di Paradiso curato e custodito sulla terra. Ho potuto apprezzare nella trasmissione Geo, sarei contenta se in futuro sarà possibile venire a vederlo dal vivo

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    1. Tra le cose che mi danno speranza nel superare questo periodo di clausura c'è certamente la prospettiva di fare la mia abituale visita estiva al vivaio di Natale Torre per sentire il suo continuo intercalare: La conosci questa?

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