domenica 27 giugno 2021

Radicepura Garden Festival: "Giardini per il futuro"

 

Finalmente si ricomincia: dopo un “annus horribilis” si ripresenta la possibilità di stare di nuovo insieme per visitare, discutere e fotografare giardini. Proprio in questi giorni con l’inaugurazione che avverrà oggi, 27 giugno, si apre, infatti, la terza edizione della Biennale del Giardino Mediterraneo, organizzata a Giarre dalla Fondazione Radicepura, per vedere e discutere sull’idea di quali "Giardini per il futuro" saremo chiamati ad immaginare e a realizzare.

La manifestazione parte con circa due mesi di ritardo rispetto alle scorse edizioni perché l’emergenza covid non ha fatto sconti a nessuno, ma per recuperare il tempo perduto il Parco Radicepura ed i giardini saranno visitabili per sei mesi, a partire da oggi fino a ridosso del  Natale,  prolungando l'apertura in un periodo dell’anno, l’autunno,  che è il migliore, in Sicilia, per visitare giardini. 
Come nelle precedenti edizioni la Fondazione Radicepura, che è un’emanazione dell’attività vivaistica dei Vivai Faro, ha indetto oltre un anno fa un concorso internazionale di idee rivolto a giovani paesaggisti sul tema “Giardini per un futuro”.
All'edizione di quest'anno hanno partecipato 124  progetti provenienti da tutto il mondo, passati al vaglio da una commissione giudicatrice che annovera progettisti ed esperti di rinomanza internazionale come Sara Eberle e Antonio Perazzi insieme a docenti UniCt come Daniela Romano e a progettisti di grande esperienza come Franco Livoti ,che tra le piante dei vivai Faro ci è nato. Sono stati selezionati sette progetti,  (6 riservati a designer under 36 ed 1 riservato a designer over 36 anni) realizzati all’interno del Parco Radicepura che si vanno ad aggiungere a quelli di maggiore caratura internazionale realizzati nelle precedenti edizioni del Festival. I nuovi giardini sono stati presentati ieri alla stampa e da oggi, con l’inaugurazione,  saranno disponibili per le visite del grande pubblico. Questi i nomi ed i progettisti dei giardini selezionati per questa edizione della Biennale del Giardino mediterraneo:

THE GARDEN OF THE ANTROPOCENE:  KATY RENNIE, JOSIE DALBERG, AMBER MAYER
PLANTOCENE:  ERICA BONCALDO E MARGHERITA PASCUCCI

MICRO TO MACRO ​: VIRGILE HAECK E AINHOA ELISSALDE

NOSTOS: DARIO TROVATO, ANDREA BARTOLINI, ANNUNZIATA CENTONZE, LIA MAGGIOLI
FLEURS, GIARDINI DEGLI INERTI: 
Marialuisa Prestini E Giuseppe Ricupero
GIARDINO LINEARE: LUCIA ANGELINI
SENSORY LANDSCAPES: IVAN JUAREZ
Ci sarà tempo per raccontarvi tutto, con calma, di questa nuova avventura del Radicepura Garden Festival  edizione "Giardini per il futuro"

giovedì 24 giugno 2021

Zanthoxylum beecheyanum, una siepe aromatica

Le siepi sono, in giardino, come i complementi d’arredo in un bagno: dettagli di stile che in base a resistenza, bellezza del fogliame e profumi possono fare la differenza tra un giardino di routine ed un giardino di charme dove anche gli angoli di utilità hanno una loro bellezza. 
La siepe che vi propongo è adatta a situazioni climatiche calde, in giardini localizzati in prossimità del mare, ma trova impiego anche in ambienti che registrano punte minime invernali inferiori allo zero e la specie che la compone, Zanthoxyllum beecheyanum, è davvero speciale per aroma e bellezza del fogliame che appare denso, sempreverde, lucido.  

La specie è di origine giapponese ma si è diffusa in tutto il continente asiatico ed in particolare in Cina, dove è molto utilizzata come pianta da giardino ed in vaso per l’aroma di foglie e semi che rendono questa pianta, particolarmente, apprezzata in cucina, avendo note piccanti ma al contempo fresche e al sapore di agrume.
Da un punto di vista sistematico Zanthoxyllum beecheyanum appartiene alla famiglia delle Rutaceae e al genere Zanthoxylum che è composto da 67 specie secondo la classificazione GRIN; l’attribuzione specifica tuttavia non è ancora ben definita proponendo in alternativa come sinonimo quello di Fagara alata var. beecheyana.

E' un arbusto di media dimensioni dal fogliame verde lucido che, se stropicciato emana un’intensa fragranza di agrume, per questo le foglie che sono composte con i singoli inserti di piccole dimensioni, sono usate come condimento aromatico avendo anche la particolarità che, se masticate fresche, intorpidiscono la lingua agendo da anestetico locale tanto da essere usata tradizionalmente  come pianta contro il mal di denti;  ha, comunque, anche effetti antimicotici e antibatterici, antiossidanti e antitumorali, proprietà queste comuni ad altre specie appartenenti al Genere Zanthoxyllum.
Dal punto di vista della fioritura la specie è dioica (i singoli fiori sono maschili o femminili, ma portati su piante diverse) e pertanto i frutti non compaiono se non in presenza di piante di sesso diverso poste vicine;  i frutti  sono delle drupe sferiche di colore inizialmente nero e poi bruno rossastro che contengono uno o due semi. La specie si presta molto bene alle potature ed per questo che è particolarmente ricercata per realizzare bonsai; gli esemplari hanno  da subito un aspetto vissuto per forma, portamento e colore della corteccia anche in individui molto giovani.
Come siepe io ho incontrato  questa specie di  Zanthoxyllum presso il vivaio Chersoneso di Milazzo;  una bordura alta a crescita rapida,  fitta, molto ramificata e facilmente modellabile, posta a ridosso del casotto che funge da ufficio; non potete sapere che piacere è stropicciarne le foglie ad ogni  uscita o entrata dall' ufficio!

La specie si trova abbastanza facilmente nei vivai dell’isola perché sono molte le aziende florovivaistiche del messinese che la producono come pianta aromatica in vaso per il circuito dei garden center d’Europa

Potete comunque trovarla qua,  qui e li




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