Checché se ne voglia dire, quando è inverno, anche se si vive in Sicilia, ci sono giornate che fa un freddo cane, con l’Etna ricoperta di neve ed il vento tagliente che fischiando teso corre di infilata a raggelare anche i paesi affacciati sul mare.
Se sento freddo io che ho tanti modi per potermi riscaldare
pensate che cosa devono passare le
povere piante dei giardini qui intorno che, attrezzate fisiologicamente a sopportare
temperature critiche estive, si devono invece barcamenare
per riuscire a superare questi inopportuni rigori invernali.
Verde smorto, colori spenti, rami spogli, foglie al vento, è questo l’andazzo di stagione e nonostante i
mandorli in fiore si dovrà aspettare ancora qualche mese per riuscire a vedere nei giardini un poco di colore.
E’ dunque con notevole stupore che in una di queste gelide mattine invernali transitando in macchina alla periferia del paese di Paternò, ho avuto la sorpresa di vedere un cespuglio rosso in fiore nel verde ornamentale che abbellisce una grande rotonda spartitraffico vicino l’Ospedale.
Di che specie sarà mai questo inusuale sfoggio di colore? La prossima volta che ci passo guardo meglio. Ed infatti qualche giorno dopo faccio una sosta ah hoc e mi trovo davanti un cespuglio di rose dal bel fogliame verde scuro e con tantissimi fiori semplici dai petali colore rosso mattone.
Rose, in questa stagione e di una varietà che non conosco? Devo saperne di più e dopo averle fotografate inizio la caccia per conoscerne il nome.
Sono giorni di intense ricerche passati a scocciare tanti amici pazienti, esperti di rose e vivaisti; infine trovo la strada giusta per l’identificazione tramite l’azienda agricola Vittorio Rech di Montebelluna (TV) che produce rose Cityflor su brevetto tedesco dei vivai Tantau. Le Cityflor sono rose cosiddette da paesaggio, bassi cespugli copri suolo utilizzati in genere nelle sistemazioni a verde pubblico perché varietà robuste, resistenti alle malattie, facili da manutenzionare perché autopulenti e sempre in fiore, come ho avuto modo di constatare. Sono rosai prodotti da talea che rispetto alle varietà caratterizzate dal possedere un portainnesto ed una marza sono più resistenti alle avversità o alle drastiche potature perché sono in grado di rinnovare in modo rapido e completo la parte aerea del cespuglio; temono solo la siccità ma, coltivate ai margini di un prato ben innaffiato nel periodo estivo, dopo il periodo più caldo, continuano a fiorire tutto l’anno.
La varietà della rotonda di Paternò sembrerebbe essere "RED HAZE", una rosa dai fiori a coppa, semplici, dai petali colore rosso intenso e con stami dorati ben evidenti; i fiori non hanno profumo ma sono molto decorativi spiccando sul fogliame verde scuro, brillante; il cespuglio cresce in larghezza ma con vegetazione compatta e si pota generalmente ogni due anni.
La Red Haze ha vinto al Concorso di Monza, nel 1998, la medaglia d’oro per “La rosa per l’arredo urbano” ma, mi dice Roberta dell’Azienda Vittorio Reich, che la varietà non è più in produzione sopravanzata da altre cultivar della serie Cityflor Tantau come Mirato, AspirinRose e Satina.
Ora che ne so pure il nome e sapendo che è una cultivar di rosa fuori produzione la guardo con maggiore simpatia ed ammirazione per come è riuscita a rivitalizzare il mio umore in questi freddi giorni d'inverno.
PS
Dopo la pubblicazione del post ho ricevuto la seguente precisazione dall'Azienda Vittorio Reich:
Carissima
Sig.Marcella,
abbiamo avuto molto piacere di avere notizie, perchè ora con le foto che
abbiamo visto nel suo bolg possiamo essere sicuri di che rosa parliamo.
Ho mostrato tutte le foto da lei pubblicate e Vittorio che è il vero esperto ha
riconosciuto la "sorella" di Red Haze. La rosa da lei fotografata è
Purple Haze, con le stesse caratteristiche di Red Haze come portamento e
resistenza ma di colore rosso cardinale - porpora. Anche questa rosa non è più
in coltivazione da diversi anni.
Siamo molto contenti di averla aiutata in questa ricerca, facciamo i nostri
complimenti per il suo blog.
Grazie tante a voi