Premessa - Durante le vacanze di Natale il mondo si divide in due opposte tribù di individui in contrapposizione: quelli che, attività lavorativa permettendo, dormono sino a tardi, non vogliono fare programmi né a lungo, né a breve termine (del tipo: che facciamo domani?) e vivono il tempo della vacanza in relax, dormendo e girellando per casa, in attesa delle attività serali. Ci sono quelli (ed io ne faccio parte) che, pure in vacanza, si svegliano alla solita ora e, anche se con minore frenesia, fanno le cose cercando di tenere i ritmi di tutti i giorni; la prima tribù ha in odio l’idea di partire per tempo per vedere posti lontani, la seconda considera tempo sprecato quello passato a dormire di giorno. E’ chiaro che tutta la mia simpatia va al secondo gruppo e considero le vacanze di Natale il momento ideale per vedere o rivedere località amene invece di cadere in letargo come gli amici plantigradi. Ed è così che in una splendida giornata natalizia di sole, io e mio marito, senza amici, né figlio, né altra compagnia, di buon mattino, siamo partiti per andare a rivedere, sulle Madonie, gli “Agrifogli giganti” di Piano Pomo.
I luoghi- Le Madonie sono un massiccio montuoso posto nella zona centro settentrionale della Sicilia, tra le province di Palermo e Messina. Per superficie ed altitudine rappresentano, dopo l’Etna, il complesso montano più importante dell’isola; la vetta più alta, Pizzo Carbonara, raggiunge, infatti, quasi i 2000 metri di quota e le rocce che la compongono sono prevalentemente calcaree dando luogo a fenomeni di carsismo.
Su queste montagne che rappresentano appena il 2% dell’intera superficie dell’isola si affollano circa il 50% delle specie vegetali presenti in Sicilia, alcune endemiche circoscritte al solo areale ristretto delle Madonie. Per queste particolari prerogative naturalistiche, le Madonie sono sede dal 1989 di un Parco Regionale che ne vincola con diversi gradi di tutela il territorio. Ed è proprio sulle Madonie, tra i paesi di Castelbuono, famoso per il Castello medievale dei Ventimiglia, ed il paese di Petralia Sottana, che a 1400 metri di quota, in un’areale chiamato Piano Pomo sotto monte Ferro, in zona A del Parco, si trova un popolamento di agrifogli (Ilex aquifolium), straordinario per età ed altezza degli esemplari che lo compongono. Il momento migliore per far loro visita è l’autunno perché le foglie sempreverdi degli agrifogli contrastano e spiccano sul giallo dei faggi e degli aceri che insieme ad antiche roverelle ricoprono i fianchi di monte Ferro, ma anche in inverno il bosco ha una sua luce particolare ed arrampicandosi in cima al monte, da dove si domina il mare, è possibile scorgere e contare, nell’aria tersa dell’inverno, le sette isole del gruppo delle Eolie che galleggiano all’orizzonte.
La specie- Ilex aquifolium è un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea, caratterizzato da foglie persistenti di consistenza coriacea e forma ovato-ellittica, di colore verde lucido sulla parte superiore della foglia; il margine fogliare è ondulato e dentato-spinoso nelle piante giovani, mentre è intero nelle piante adulte. Il frutto è una drupa carnosa di colore rosso vivo che matura in autunno e che, se ingerito, ha un effetto violentemente purgativo tanto da provocare seri disturbi ed anche la morte di bambini. Il tronco ha corteccia liscia e grigia ed il suo legno è molto ricercato per effettuare lavori di ebanisteria. Sulle Madonie l’agrifoglio, così come su tutte le montagne mediterranee è specie molto diffusa in associazione con lecci, faggi e roverelle. La particolarità del popolamento di Piano Pomo è la dimensione degli esemplari che in alcuni individui supera i cinque metri d’altezza ed ha un'età stimata intorno ai 350 anni di vita.
Note esplicative del Dipartimento Forestale- Il popolamento degli Agrifogli giganti di Piano Pomo si compone di 317 individui di notevoli dimensioni suddiviso in cinque considerevoli nuclei distribuiti su circa un ettaro di superficie. Le chiome degli alberi sono molto fitte, tendenzialmente unite tanto da fare filtrare pochissima luce. Gli esemplari più ragguardevoli hanno una ceppaia costituita da grossi polloni ed evidenziano un notevole sviluppo in altezza (oltre cinque metri) per un’età stimata di 350 anni.
La monumentalità degli agrifogli di Piano Pomo è dovuta essenzialmente ad un particolare fenomeno noto come “innesto per approssimazione”. I fusti di diversi individui vicini, infatti, sfregandosi l’uno contro l’altro per azione del vento mettono a nudo i tessuti cambiali. I fusti allora, tendono progressivamente a saldarsi nei punti di contatto. Questo tipo di processo coinvolge nel tempo diversi fusti partiti dalla ceppaia per cui le piante tendono ad assumere forme e dimensioni inusuali. La suddetta tecnica di innesto è stata notata anche su diversi rami per cui le singole parti tendono a perdere individualità dando luogo ad una sorta di “cooperativa vegetale”.Conclusioni: Durante le vacanze di Natale è meglio dormire sino a tardi o partire per tempo per vedere luoghi lontani?
Bibliografia
A. Di Martino, Piante e fiori delle Madonie, Edizioni Ingrana, Palermo, 1970
G. Pirrone, Dizionario della flora in Sicilia, Centro studi di storia e arte dei giardini, 1990
Post scrictum
Buon anno a tutti voi!