lunedì 13 aprile 2020

Passiflora: il fiore della Passione

Soluzione al gioco botanico: Passiflora se non oggi quando?
Il nome Passiflora è stato dato da Linneo nel 1735 ad un genere assai numeroso di specie rampicanti, originarie della regioni tropicali e sub tropicali delle Americhe che annovera però specie pure in Asia, Australia e Nuova Zelanda. Il nome botanico che deriva dalle parole latine passionis e floris era stato impartito in realtà ai primi del Seicento da padri missionari  del Nuovo Mondo che avevano visto nel fiore della passiflora, grande,  cromaticamente vistoso e ricco di particolari botanici in evidenza,  il più adatto per simboleggiare la Passione di Cristo:  i tre stimmi raffiguravano i tre chiodi della crocifissione, la colonna con l’ovario la spugna con l’aceto, gli stami i martelli, la corona di filamenti quella di spine, i viticci le fruste della flagellazione e altro ancora.
Il genere Passiflora che appartiene alla Tribù Passiflorae della famiglia delle Passifloraceae è ancora oggi relativamente poco conosciuto nella sua complessità; in natura sono presenti più di 600 specie e moltissimi sono gli ibridi ottenuti,  per la maggior parte arbusti rampicanti che dopo la fruttificazione a volte si disseccano per tratti più o meno lunghi dei loro rami restando verdi soltanto nei getti basali. Sono piante che si attaccano a supporti per mezzo di viticci che partono dalla base dei piccioli fogliari.
 Le foglie sono digitato palmate o lobate con piccioli glandulosi e stipulati.
 
I fiori sono ermafroditi o unisessuali in alcune specie, generalmente di grandi dimensioni,  sono solitari o riuniti in infiorescenze racemose di colore vario. Il frutto è costituito da una bacca ovoidale o globosa di grandezza variabile, succosa o carnosa, commestibile in alcune specie.
Le specie e le varietà eduli sono coltivate in tutte le zone tropicali del mondo e sfruttate a livello industriale per la produzione di succhi, gelatine, marmellate. Alcune specie hanno proprietà medicinali sedative ed antidepressive; l’olio essenziale di passiflora è usato per profumare saponi ed ambienti. Le specie e gli ibridi del sottogenere Passiflora sono in genere piante robuste che si possono coltivare in giardino, in piena terra con clima mite e soleggiato dove necessitano però di abbondanti irrigazioni estive.
Ecco la breve descrizione delle dieci specie nascoste nello schema libero di parole
Passiflora actinia
Il nome della specie, che è originaria delle zone montuose del Brasile, richiama quello dell'Anemone di mare (Attinia);  specie abbastanza rustica e di facile coltivazione in vaso teme il freddo  dovendo perciò essere ricoverata in inverno. Nelle zone climatiche favorevoli cresce  bene potendo ricoprire pergolati e graticci. Il frutto è commestibile.
Passiflora edulis
La specie arriva dal Brasile, Paraguay e Argentina ma si coltiva in tutto il mondo dove spesso è naturalizzata.  Nelle terre d'origine è  specie sempreverde mentre nel nostro clima è spogliante. Le foglie sono profondamene trilobate , grandi, a margini dentati ma possono essere anche intere nella nuova vegetazione.
I frutti sono rotondi con buccia di colore giallo o violetto e contengono numerosi semi che maturano in due, tre mesi; il succo aromatico e piacevolmente acidulo può essere succhiato direttamente o estratto per spremitura. In Brasile questa passiflora viene chiamata  maracujà ed i  frutti vengono adoperati per preparare una bibita dissetante che unita ad altri ingredienti costituisce il cocktail  bate bate de maracujà, molto apprezzato e diffuso.
 Passiflora alata
E' una passiflora a fiore profumato e frutto edule, proveniente dal Perù nord-orientale e dal Brasile orientale, così denominata per la morfologia del fusto a sezione quadrata con spigoli prominenti; le foglie sono intere.
Cresce anche nel nostro clima ma in posizione molto riparata e in assenza di forti abbassamenti termici. Le foglie ed i fiori contengono principi medicinali utilizzati come sedativi ed ansiolitici estratti per infusione. Per saperne di più clicca qui  e qui: 
  Passiflora foetida
L’appellativo specifico deriva dal latino foetidus con il significato di puzzolente, fetido per l’odore emanato dal fogliame e dagli steli che possono ricoprirsi di una peluria appiccicosa; la specie è originaria dei Caraibi ma si è diffusa allo stato spontaneo in molte aree a clima tropicale diventando spesso specie invasiva.
Mentre i frutti maturi sono commestibili si ritiene che le foglie siano velenose. I frutti sono bacche parzialmente racchiuse da brattee persistenti profondamente divise ed appiccicose  con un colore che varia dal verde al giallo e all’arancione man mano che maturano.
Maggiori informazioni su Passiflora foetida :  qui
Passiflora caerulea
  
E' specie  originaria di un’ampia zona compresa tra Brasile ed Argentina  salendo su fino al centro America da dove è arrivata in Europa alla fine del XVII secolo. È specie sempreverde dotata di una crescita di notevole vigore  che le consente di festonare ricoprendo  grate e cancellate. Foglie profondamente incise, fiori bianco verdastri poco profumati, frutti che a maturazione assumono una bella colorazione arancione;  è specie abbastanza resistente al freddo e viene coltivata nel nostro ambiente sia in vaso che in piena terra con casi di naturalizzazione.
Passiflora ligularis
La specie è riconoscibile per  le ghiandole lunghe un centimetro a forma di linguetta che stanno sul picciolo  fogliare; la pianta ha crescita vigorosa ed è interamente priva di peli con foglie ovato -cordate, a ventaglio. I fiori sono di un colore che va dal verdino al bianco rosato;   il frutto contiene una polpa  bianca  dolce che lo rende particolarmente apprezzato nei luoghi di origine.
Passiflora coccinea
Questa passiflora,  originaria della Bolivia e del Brasile,  ha fiori di un colore rosso fuoco molto appariscenti;  viene coltivata per i frutti ovali, verdi inizialmente poi  gialli o arancioni con caratteristiche strisce verdi, molto apprezzati in tutto il Sud America.



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E’ specie che  nella fascia climatica degli agrumi può crescere all'aperto senza protezione.
Passiflora lobata
L’attribuzione specifica di questa passiflora fa riferimento alle foglie che hanno forma lobata.
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Esse sono inoltre ricoperte da peli uncinati simili al velcro che fanno strage di bruchi che si avventurano a strisciarci sopra. Ha crescita rapida e le piante tendono a spogliarsi nella stagione asciutta. A differenza di tutte le altre passiflore i fiori di Passiflora lobata  crescono  asimmetrici.
 Passiflora coriacea
Questa passiflora ha foglie molto ornamentali di consistenza coriacea (da cui l’appellativo specifico) con macchie verde chiaro e con una conformazione particolare  ad ali di pipistrello.
I fiori sono di colore bianco-gialli e si formano quando il clima è caldo.
I frutti viola hanno aspetto molto ornamentale. Cresce in pieno sole o anche in ombra parziale.
Passiflora vitifolia
Specie originaria del Nicaragua e Venezuela, ha foglie trilobate simili a quelle della vite. I fiori appaiono lungo tutta la pianta dalla parte più bassa sino in cima e si aprono al mattino presto. Sono scarlatti sia nei petali che nei sepali e con un triplice ordine i filamenti costituenti la corona. Fiorisce da noi in giugno.  Su una splendido esemplare di questa specie presente a Catania ne ho scritto anni fa un post
 
 Le foto delle diverse specie sono state prese sul web dal sito: http://www.passiflora.it/ di Maurizio Vecchia; la foto di Passiflora ligularis è prese dal sito del vivaio Piante tropicali: http://www.piantetropicali.com/tropicalsicily/home.php. Tutte le altre foto che portano il logo Verde Insieme sono mie.
Informazioni sono state tratte dal libro: G.Betto: Le piante rampicanti L' Ornitorinco Rizzoli, Milano 1996

venerdì 10 aprile 2020

Passiflora: se non oggi, quando?

Venerdì Santo 020
Dieci specie del Genere Passiflora i cui nomi sono nascosti tra le parole di uno schema libero
Passiflora: quale altra specie meglio di questa può esprimere il Tempo di Passione  che stiamo vivendo all’insegna della segregazione, con abitudini familiari, certezze esistenziali, routine lavorative completamente stravolte non soltanto per coloro i quali si sono imbattuti in pieno nel virus alieno ma anche per chi come noi, vive ai margini dell’infezione.
Chiusa da un mese agli arresti domiciliari faccio lezione in aule virtuali dove gli alunni, anche i più disinteressati rimasti in pigiama,  si aggrappano al loro telefono per lezioni online dove trovare rassicurazione e antiche certezze (Hai fatto i compiti? Hai studiato?) come fossimo rimasti nell’Era Ante Virus e non vivessimo invece, in questo moderno Medioevo.
A complicar le cose siamo in primavera, una stagione attesa un anno perché dedicata, nei weekend,   a visitare Mostre di piante,  vivai e nuovi giardini ed a comprare in modo compulsivo vasi di piante in fiore per fare bello il mio balcone che oggi, è sempre di più il mio diversivo di giornata: ogni ora in casa dieci minuti ad accudire  le piante oramai  stressate, poverette, da troppe attenzioni.
Per pensare ad altro, allora, vi propongo un gioco sulla Passiflora, il fiore della Passione, a ricordarci la nostra attuale condizione, sperando però che arrivi presto la tanto agognata Liberazione. 
PS
Le foto sono prese in prestito dal sito passiflora.it che racconta la passione di un grande collezionista  di specie del genere Passiflora come Maurizio Vecchia; la terza foto di destra partendo dall'alto è presa invece dal sito del vivaio di Piante Tropicali e Subtropicali di Fabio Maio;  l’ultima foto in basso a destra è mia.
clicca qui
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