domenica 15 giugno 2025

Calliandra tweediei, che bel maschio!

 

Mia nonna aveva un debole per mio fratello Tullio; voleva bene pure a me, è ovvio, ma per il maschietto stravedeva. Sposatasi ai primi del ‘900, aveva avuto molti aborti prima di riuscire a partorire un’unica figlia femmina e quando mia madre ebbe mio fratello, mia nonna vide in lui il figlio maschio che non aveva mai avuto. Tra i tanti aneddoti che si raccontano in famiglia su questa sua debolezza c’è quello di una gita a Taormina con pranzo in trattoria che riuniva tanti parenti con molte bambine al seguito ed un solo maschio: mio fratello. A fine pranzo la proprietaria del ristorante avrebbe voluto regalare ai bambini presenti un piccolo ricordo a tema siciliano ma non ne aveva in numero sufficiente per tutti; che fare? Mia nonna propose di risolvere la questione nell’unico modo che riteneva possibile, cioè chiedendone: “Uno solo per il maschietto!” tra i sorrisi non sempre indulgenti di tutti gli altri parenti.
La specie di cui oggi vorrei parlare sarebbe stata, dunque, molto apprezzata da mia nonna perché Calliandra tweediei, un arbusto molto decorativo di origine brasiliana che si ritrova, purtroppo, in modo sempre più sporadico nei giardini siciliani, ha nel nome del genere  l'essenza del  sentire di mia nonna. Il nome del Genere Calliandra deriva, infatti, dal greco kalos=bellezza e andros= maschio perché quello che appare come un fiore appariscente sotto forma di un piumino rosso porpora è in realtà l’insieme dei numerosi, lunghi, rossi, filamenti staminali, maschili appunto, riuniti in capolini globosi che terminano in cima con antere color paglierino; la corolla del fiore è invece piccola ed è nascosta tra gli stami; l’attributo specifico omaggia invece il naturalista scozzese John  Tweedie (1775-1862); che lavorò in Argentina Uruguay e Brasile come cacciatore di nuove piante.
Calliandra tweediei è dunque  la specie che dedico a mia nonna che, se l'avesse conosciutadi mio fratello avrebbe potuto  dire, senza tema di farsi capire dai parenti : ”che calliandra è mio nipote!”

Descrizione della specie
Calliandra tweediei Benth è un arbusto o piccolo alberello appartenente alla famiglia delle Fabaceae, originario del Sud America ed in particolare del Brasile da cui si è diffuso nei giardini di tutte le aree climatiche a clima caldo temperato. La specie in passato aveva nome Inga pulcherrima e così si ritrova ancora oggi  in qualche sito online che ne parla. Molto apprezzata è la sua fioritura che inizia con il primo caldo, protraendosi fino ad inizio inverno.
Piumini leggiadri di colore rosso fuoco punteggiano la pianta, molto diversi da quelli prodotti dal Genere australiano Callistemon che sono invece rigidi come lo scovolino usato per lavare le  bottiglie.
Callistemon sp.
L’arbusto ha forma aggraziata anche per via del fogliame portato da rami flessuosi, poco lignificati, coperti da foglie composte bipennate simili a quelle della mimosa. Le foglioline a sera o con il cielo coperto tendono a ripiegarsi verso il basso ma non reagiscono al tocco come in Mimosa pudica; i giovani steli, gli assi fogliari e i peduncoli sono variamente pelosi con peli grigi o biancastri.
Le foglie hanno spesso un colore verde chiaro che se si accentua potrebbe indicare nella pianta una carenza di ferro da curare eventualmente con l’aggiunta di sequestrene, è specie, infatti, che preferisce terreno tendenzialmente acido. 
La calliandra trova posto in giardino in zone di pieno sole o di parziale ombreggiatura; si adatta anche alla coltivazione in vaso dove l'acqua non le deve mancare.
Ci sono altre specie appartenenti al Genere che si possono coltivare nei giardini mediterranei a mare e sono in particolare Calliandra haematocephala riconoscibile per le foglie intere e piumini corposi di colore rosso cupo;
Calliandra surinamensis con foglie pennate e piumini bianco rosati rivolti verso l’alto; entrambe sono specie meno rustiche della Calliandra tweediei.

Dove trovarle: Torre Vivai
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