mercoledì 22 febbraio 2012

Fiori di mandorlo, presagio di primavera

Quando in febbraio il freddo e il cattivo tempo fanno sembrare così lontano l'arrivo della primavera, nelle campagne in riposo delle regioni del sud fiorisce il mandorlo. La fioritura, intensa e breve, precede la comparsa delle foglie ed i fiori delicati sono in grado di resistere anche a temperature di pochi gradi al di sotto dello zero.
Per questa capacità di fiorire con grande anticipo, le antiche popolazioni ebraiche della Siria e della Mesopotamia chiamavano il mandorlo saked, vigilante, attento percettore dei primi segnali di primavera. Il mandorlo (Amygdalus communis) è una drupacea appartenente alla famiglia delle Rosaceae e da tempi antichissimi costituisce una delle più tipiche specie arboree da frutto coltivate nel bacino del Mediterraneo. E' un bell'albero di medio sviluppo che può raggiungere i cento anni d'età.
Le foglie sono caduche, di forma lanceolata e presentano il margine finemente seghettato. I fiori sono delicati e di breve durata e, in base alla varietà, possono essere di colore bianco, rosato o rosa.  La specie è coltivata per i semi che sono portati dalla pianta all'interno di un frutto, detto botanicamente drupa, caratterizzato da un epicarpo, il cosiddetto mallo, di consistenza carnosa e di colore verde.
Il guscio può avere diversa consistenza ed in base a questo carattere è possibile distinguere varietà a guscio tenero o premice, a guscio semi duro e a guscio duro. Dentro il guscio i semi, singoli o talvolta gemellati, sono ricoperti da una membrana che a maturità è di colore marrone.  

dolci di frutta "Martorana" (Sito di reperimento)
L'utilizzazione principale delle mandorle è in pasticceria per preparare torroni, panforti, confetti e tante altre specialità dolci come il marzapane ed in Sicilia la “frutta Martorana” nonché bibite dissetanti a base di sciroppo o latte di mandorla. La specie è inoltre apprezzata sin dall’antichità per le notevoli qualità curative attribuite alle mandorle. Il seme è infatti ricco di sostanze oleaginose che estratte mediante spremitura vengono utilizzate in farmacologia e per la preparazione di profumi, oli idratanti, creme ammorbidenti. In passato erano soprattutto apprezzate le qualità terapeutiche delle varietà di mandorlo amaro, oggi utilizzate prevalentemente come portainnesto (Amygdalus communis sottospecie amara). Il gusto amaro dei frutti di queste mandorle o ermelline è dovuto alla presenza di amigdalina, un glucoside facilmente trasformabile in acido cianidrico che, estratto con la spremitura, conferisce all'olio un effetto tonico ed anestetico ma che, in elevate quantità (il corrispondente di 70 mandorle amare), ha un effetto letale per l’uomo. Si riteneva, inoltre, che le mandorle avessero proprietà emollienti, diuretiche e purgative e che bastasse mangiare sette mandorle amare prima di bere per evitare l'ubriacatura.
Mandorlo selvatico
Note colturali
Nei terreni aridi e poco fertili è preferibile la semina a dimora per evitare eccessivi traumi di attecchimento. Oltre che sul mandorlo amaro, che conferisce alla pianta notevoli doti di rusticità, l'innesto può essere realizzato anche su albicocco e pesco che inducono una fruttificazione abbondante e precoce ma di breve durata e su susino, in terreni umidi ed argillosi. E' certamente più facile acquistare piante già innestate  scegliendo tra le varietà da frutto tradizionali come  le siciliane "Pizzuta d'Avola" a guscio duro e "Fascianeddu" a guscio semi duro, o le ottime varietà pugliesi come "Tuono" e "Genco" entrambe di elevata produttività e scarsa tendenza a produrre semi doppi o, ancora, le varietà più moderne come "Ferragnes" di origine francese caratterizzata da fioritura tardiva, "Jordanolo" e "Supernova". Se non siamo interessati ai frutti ma desideriamo avere una fioritura di grande spettacolo possiamo scegliere alcune varietà del cosiddetto mandorlo da fiore, una specie denominata Prunus glandulosa nella varietà Alboplena   che si presenta come un piccolo alberello a fiori doppi bianco candido. Comunque sia, se vogliamo essere tra i primi a sapere che la primavera è alle porte mettiamo in giardino un mandorlo e  aspettiamo fiduciosi l'arrivo dell' atteso presagio.
Pubblicazione di  grande interesse su coltura e cultura, folclore e storia, tradizioni ed usi del mandorlo

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