lunedì 2 settembre 2013

Ho letto il libro della Lucilla

Notazioni sul libro Uomini e piante di Lucilla Zanazzi


In agosto sono stata a trovare Natale Torre a Milazzo; andare da lui è sempre una festa per le meraviglie botaniche che è stato in grado di collezionare nel suo giardino vivaio in tanti anni di ricerca e coltivazione. Un mare di fiori e frutti e curiosità tropicali che è una goduria fotografare e poi a casa studiare seguendo il ricordo dei  racconti di Natale; viaggi, esperienze, motivazioni che lo hanno portato in giro per il mondo a cercare tantissime specie  da provare ad acclimatare e riprodurre nel clima della tiepida Sicilia per la gioia dei collezionisti e degli Orti Botanici di tutta Europa.  “Un vero capovolgimento di ruoli”, mi dice Natale chiacchierando mentre prepara un pranzo veloce: “dalla metà dell’800 ai primi decenni del 900 erano, infatti, gli Orti Botanici che avevano la funzione  istituzionale di introdurre ed acclimatare specie esotiche potenzialmente utili per il nostro ambiente; è stato, ad esempio,  grazie al ruolo dell’Orto Botanico di Palermo che  nelle campagne della Conca d’Oro si è diffusa la coltivazione del mandarino e nei giardini e nelle ville della città di fine 800 la collaborazione tra il Giardino Botanico di Acclimatazione e i giardinieri delle principali casate nobiliari ha consentito l’introduzioni di specie come  ficus,  yucche, eritrine  e chorisie che ancora oggi fanno bella e botanicamente interessante la città. Ma con il passare del tempo le Istituzioni Universitarie hanno perso questa importante funzione ed è stato allora necessario, per noi vivaisti appassionati dei tropici,  partire personalmente alla caccia di novità; ed è stato quello che ho fatto  e continuo a fare io dopo trent’anni di attività, a mie spese con viaggi annuali d’oltre mare sempre più mirati alla ricerca di una o più specie di interesse ornamentale o agrario che ritengo possano trovare casa nel mio vivaio come è successo in passato con avocado, annona, papaya,  litchi, guajava e moltissime  altre specie esotiche da giardino la cui coltivazione ho sperimentato ed effettuato a Milazzo con successo".
"Di questo ed altro  ancora parlo nel libro della Lucilla Zanazzi “Uomini e piante” che da pochi mesi è uscito per la DeriveApprodi di Roma:  l’hai letto?”; “ci sono anche io tra gli “uomini” del titolo ed in settembre faremo a Milazzo la presentazione del libro, poi ti farò sapere”. Io il libro l’avevo già comprato prima di andare da Natale ma non ne potevo parlare perché stava in pila sotto ad altri  sul mio sgabello di lettura. Al mio ritorno a casa sono andata subito a far riemergere il libro per vedere cosa Natale avesse raccontato di se e, a seguire, mi sono immersa nella vita di tanti altri personaggi che hanno rappresentato e rappresentano l’elite italiana del collezionismo botanico. Il libro non è di quelli che si leggono d’un fiato; ogni storia va ponderata con in mano una matita per vistare informazioni da approfondire. Il libro infatti  contiene moltissime notizie utili per  i neofiti, per quelli alle prime armi, per tutti quelli che vogliono appassionarsi alla coltivazione di una determinata specie  partendo dall’esperienza di quanto già fatto da altri, dal racconto di incontri, di viaggi, di letture che hanno contribuito a creare specifica conoscenza divenuta oggi, punto di riferimento per tutti gli appassionati. Io, ad esempio ho travato utilissima l’indicazione dei libri su cui i diversi intervistati si sono formati, i testi da cui  sono partiti per impostare le proprie collezioni, gli autori a cui essi si sono riferiti per alimentare culturalmente la propria passione. Una eccezionale base di partenza per evitare di brancolare nel buio nella fase iniziale dell’innamoramento di un Genere, un modo per non partire da zero spianando la strada a  tutti gli appassionati e collezionisti alle prime armi che dell’esperienza altrui potranno fare tesoro. Unica nota deludente del libro è il dovere constatare che le interviste sono un poco datate, sono state realizzate infatti dal 2007 al 2009 e in tanti anni alcune realtà sono cambiate: non ho trovato traccia del vivaio di Pelargoni Fra.Mar che ha cambiato nome e ora si chiama: Il fiore all'occhiello a nome della sola Marzia Milano; Rita Paoli ha fondato una nuova realtà produttiva  (Ladre di piante) per suo conto abbandonando il sodalizio descritto nel libro e due tra i più interessanti collezionisti non ci sono più. Ma di questo e di altro ancora se ne potrà discutere con l’autrice Lucilla Zanazzi domani, a Milazzo in occasione della presentazione del libro  che avrà luogo presso il Castello di Milazzo -Monastero delle Benedettine alle ore 19,30 .

 

2 commenti:

  1. Ho letto tardi ,questo commento ..............io ci sono e come(Rita Paoli) e ci sono anche le mie ortensie , nella vita grazie a dio si può cambiare io ora sono a Pistoia con www.pollicirosa.com e sono felice

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    1. Grazie per ..aver battuto un colpo. A tutti noi fa molto piacere che tu e le tue ortensie ci siete ancora.

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