mercoledì 10 settembre 2014

Una bordura mediterranea

La scelta di chi se ne intende

Domanda
Ciao Marcella, mi puoi suggerire piante perenni da inserire in un'aiuola di tipo mediterraneo? Ho recuperato una striscia di terreno e adesso vorrei mettere a dimora delle piante; considerando che è in zona non ricca di acqua, preferirei piante autoctone della macchia mediterranea ed essenze aromatiche. Tuttavia temo di fare pasticci nella disposizione e nella scelta, l'idea era di creare non una bordura uniforme, ma alternare alto e basso, lasciando la sensazione di flora spontanea. Il terreno è in zona costiera in un appezzamento con terrazzamenti in collina, nel palermitano. Grazie anticipatamente
Risposta
L’utilizzo in giardino di specie della flora mediterranea è un argomento che ritengo di grande attualità visto il numero di convegni, libri, vivai specializzati che di flora mediterranea a scopo ornamentale si occupano. La ricerca di specie rustiche, poco esigenti in fatto di fabbisogno idrico, capaci di auto propagarsi e che richiedano poca manutenzione costituisce, infatti, un’esigenza sempre più sentita dai moderni giardinieri.
Ho pensato, per la risposta, di sottoporre il quesito ad un gruppo di amici a vario titolo esperto di flora mediterranea ornamentale chiedendo loro di indicare le specie autoctone e le aromatiche che a loro giudizio sarebbero le più appropriate per dare un aspetto spontaneo ad un angolo di un giardino posto nel cuore del Mediterraneo.

Elisabetta Pasanisi
Chi è : “…La vita mi ha portato ad abitare in provincia di Taranto in un lembo di terra adiacente alle Gravine, dove ho creato e curo un giardino di macchia mediterranea spontanea, nato fra reperti archeologici e piccole cave di tufo del XIV sec, (www.zoccate.it)”
 
 
Per la striscia del giardino bisognerebbe sapere se è piana, scoscesa o a terrazzamenti già definiti, quanto è larga e quanto lunga, se completamente brulla, ombreggiata o soleggiata. Senza queste informazione è difficile dare consigli adeguati. Comunque di essenze mediterranee ce ne è tantissime, aromatiche, fiorifere, graminacee, arbustive (da me sono tutte spontanee, scelgono loro il punto dove nascere e quando sono un po' cresciute si armonizzano a meraviglia, io devo solo averne cura. I lentischi sono i miei preferiti, accostati alle salvie, al timo e ai rosmarini regalano una gamma sorprendente di verdi. In mezzo alle loro chiome, alte e basse, spuntano, nelle varie stagioni, cespuglietti di lino azzurro, trifoglio bituminoso, scabiosa, stipa tenue, nigella, dianthus, crupina. Le piante verdi si trovano facilmente nei vivai; delle fiorifere che ho nominato ne raccolgo i semi e li risemino vicino alle piante madri per infoltire.


Lidia Zitara
Chi è: calabrese, illustratrice, autrice di libri molto amati tra i cultori del verde, anima di un blog di successo (Giardinaggio irregolare) così da lei stessa descritto: "Questo blog è nato sotto la spinta del desiderio di ribellione al comune sentire in materia di giardini e giardinaggio. Se vi va, buona lettura".
  “La prima pianta mediterranea che mi viene in mente, e con la quale si potrebbero fare non uno ma mille giardini tutti diversi, è l'euforbia dalla più piccola alla più grande, è la pianta "master" attorno alla quale le altre devono lavorare. O può essere la "filler" che lavora attorno alle altre. È impensabile fare un giardino asciutto senza le euforbie.  
Tutti amano il lentisco. Io non ci vado esattamente pazza, ma bisogna ammettere che come siepe sempreverde e compatta, a bassissima richiesta idrica, capace di dare volumi anche insoliti con potature originali (originali, non le classiche topiarie), è insostituibile. Anche il terebinto non è male. Per me ci metto anche l'Urginea maritima e il Lupinus angustifolius, che non sono aromatiche ma sono molto belle. Il lupino non è perenne, ovviamente, ma si autodissemina, e io non lo scarterei in quanto annuale. Tra le aromatiche tutte le Mentha vanno bene, ma alcune hanno più bisogno d'acqua delle altre. Non mi piacciono le salvie, quasi nessuna. Devo essere una anomalia tra i giardinieri. Ma se dovessi salvarne una dal mucchio, salverei la Salvia leucantha, almeno fiorisce in inverno e non  rompe le palle d'estate con l'acqua, perché va in riposo. Tra le altre aromatiche classiche ho un debole per la lavanda, di qualsiasi tipo sia. È un debole così forte che non ho bisogno di  sottolinearlo. La Ferula communis e molti tipi di cardi spontanei che hanno nomi che  non ricordo. Il Centranthus ruber, le margherite (Chrysanthemum maximum o C. fruticosum), le rose, sì, delle belle rose, perchè no? In una bordura mediterranea sceglierei rose erette e molto rifiorenti. Ma se non si possono usare ibridi orticoli allora niente, perché la rosa canina non sta bene nella mediterraneis, vuole un po' di wilderness.

Da web
 
Da web
Tra le graminacee le Stipa (pennata, calamagrostis, capillata, barbata, fanno tutte un effetto prateria molto bello), tutti gli asfodeli  autoctoni, Ballota, tanaceto, Helychrysum, le piante a foglia grigia originarie, come la Stachys cretica, Vitex, i cisti vanno bene se si è un po' in altura, anche se a me non piacciono da morire. Scarto anche le ginestre perché non mi sono mai piaciute se non allo stato naturale. L'oleandro va bene, ma se tenuto a cespuglio basso (cultivar nane) o cresciuto ad alberetto con chioma rada.  Le coronille ad esempio sono poco conosciute ma sono molto belle. Ci sarà poi qualche Antirrhinum perenne, e qualche Linaria perenne, no?”
 
Daniela Romano
Chi è? Docente di Gestione del verde, parchi e giardini Università di Catania, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari); coautrice del Manuale ISPRA: Specie erbacee spontanee mediterranee per la riqualificazione degli ambienti antropici; autrice del libro Il giardino siciliano.
 
Quando si parla di “specie mediterranea” si può fare riferimento ad almeno quattro diverse accezioni di verde:

  • specie endemiche cioè tipiche ed esclusive di un areale molto ristretto nell’ambito del Bacino del Mediterraneo; si tratta in genere di un gruppo di piante piuttosto esiguo che non trova, in genere,  un ruolo dal punto di vista ornamentale;
  • specie originarie del bacino del Mediterraneo  (autoctone) e quindi rappresentative della omonima zona di vegetazione
  •  specie originarie di altri ambienti ma naturalizzate
  •  specie di origine esotica ma adattabili alle condizioni dell’ambiente mediterraneo

Negli ultimi anni, nell’ambito di una più attenta conoscenza ed utilizzazione a scopo ornamentale della grande biodiversità presente nel bacino del Mediterraneo, si è posto l’accento sull’utilizzo della flora autoctona mediterranea, soprattutto arbustiva, caratterizzata dal possedere particolare validità estetico funzionale; tra le oltre 200 specie arbustive individuate in Sicilia di potenziale interesse ornamentale si possono particolarmente annoverare (tra parentesi i mesi di fioritura):  
I cisti, presenti in diverse specie  (Cistus creticus (V-VI); Cistus salviifolius (IV-V); Cistus crispus (IV-V); Cistus monspeliensis (IV-V); l' euphorbia (Euphorbia dendroides (XI-IV; Euphorbia rigida (II-IV); Euphorbia ceratocarpa (IV-VII); Euphorbia characias; l' agnocasto (Vitex agnus-castus (V-VIII); Nerium oleander (V-VII; Retama raetam (III-IV); Teucrium fruticans (IV-V); Salsola verticillata nella quale l’effetto ornamentale è affidato alle ali ialine che circondano il frutto, successive quindi al momento della fioritura.

Francesco Borgese
Chi è? agronomo paesaggista presso lo studio di architettura del paesaggio SciaraNiura landscape e titolare insieme alla moglie del vivaio Valverde specializzato in piante mediterranee del passato.

Dover giustificare le scelte che provano a preferire alcune piante ad alter non è sempre facile, spesso infatti i motivi sono, come dire, inconsci o forse puramente estetici. E allora…..allora non so da dove cominciare e quindi darò una breve motivazione per ciascuna specie, un poco analitica se vogliamo ma l’unica che mi viene in mente.

Arbutus unedo: l’unica pianta di cui ho assaggiato i frutti prima di conoscerli. Non si dovrebbe mai fare, ma giovane ventenne mi sono trovato all’improvviso in Sardegna, immerso in un bosco di alberi con piccoli fiori bianco crema e frutti di ogni colore, dal verde al giallo al rosso. Non erano male, scoprii in seguito che si chiamavano corbezzoli e che ve ne erano dei boschi anche in Sicilia. Euphorbia dendroides: una pianta che perde le foglie d’estate, pazzesco. Bellissima sempre nelle sfumature del verde come del rosso, e da spoglia magnifica. Myrtus communis: anche di questo scoprirne intere zone a Brucoli è stata una sorpresa. Con foglie verde chiaro, lucide e profumate. Quante siepi potremmo fare e cespugli piantare al posto di qualche australiana ……….mirtifolia. Phillirea angustifolia: il colore dell’ulivo in un cespuglio che posso gestire come mi pare. L’ho vista usata in un giardino che non dimenticherò mai. Pistacia terebinthus: il verde intenso sfumato di rosso e le bacche rosse, la Sicilia è piena di una pianta così generosa e resistente da farne siepi nell’isola di Mozia. Se resiste alla calura ed alla siccità di quel posto cosa aggiungere di più. Rhus coriaria: a foglia caduca e con dei colori autunnali bellissimi non teme neanche le sciare dell’Etna. Rosmarinus officinalis: verde intense, fiori azzurrini ed un profumo incredibile di fresco. Libero o in forma è il verde che dovrebbe essere maggiormente presente nei nostri giardini. Spartium junceum: colonizzatore delle zone più degradate dalle pietre alle discariche. Regala un profumo talmente intenso da sentirsi inebriati ed un colore giallo luminoso alla fine dell’inverno da annunciare la primavera. Vitex agnus-castus: non facile da trovare cresce rigogliosa vicino ai rigagnoli d’acqua ed bellissima oltre che insolita la fioritura. Secondo me piace alle farfalle. 



3 commenti:

  1. Affascinanti e da sperimentare i consigli sulla "Bordura Mediterranea". Grazie Marcella per avermi accostato a dei nomi così autorevoli, la passione giardiniera crea alchimie!
    Al prossimo quesito, ciao, Elisabetta

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  2. Risposte
    1. Grazie Santi, sono contenta che la discussione a più voci ti sia piaciuta!

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