martedì 7 febbraio 2017

Limone vaniglia


Il mio fruttivendolo, che è persona garbata e che ama fare bene il suo lavoro, mi ha mostrato qualche giorno fa dei frutti di limone, coltivati da un suo conoscente in una campagna del siracusano, che presentano una particolarità: esteticamente sono del tutto simili a dei normali limoni: hanno buccia gialla, sottile e assai aromatica; polpa, giallo chiaro molto succosa e con pochi semi, albedo persistente e tenace e spicchi che si separano con una certa difficoltà; è al momento dell’assaggio, tuttavia, che si rimane un poco sorpresi: i frutti infatti hanno un sapore molto simile a quello di un’arancia vaniglia essendo il succo assolutamente privo di acidità.
 “Saprebbe dirmi di che limone si tratta?”, mi chiede il signor Scardaci a nome e per conto del suo amico Vincenzo. Io confesso di non conoscere la risposta e mi faccio dare quante più informazioni possibili per cercare di identificare il nome alla specie.
La pianta  ha sviluppo simile ad un normale limone ed i rami sono spinescenti; i frutti che hanno una scorza molto “limonosa”, vengono utilizzati in famiglia per produrre limoncello o per aromatizzare dolci e torte o vengono venduti come agrumi vaniglia;  per riprodurre nuove piante, le marze prelevate dalla pianta madre vengono innestate esclusivamente su un portainnesto di arancio amaro.
Per dare un nome a questo particolare limone e soddisfare la mia e l’altrui curiosità mi sono rivolta agli esperti dell’Istituto di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree della Facoltà di Agraria di Catania cui ho fatto avere un campione dei frutti per il relativo riconoscimento varietale. Nel giro di due giorni il responso è arrivato: i campioni di limone esaminati sono quelli di una “Limetta dolce della Palestina” botanicamente denominata Citrus limettioides.

 Descrizione della specie
Esistono alcune specie di agrumi che presentano molte similitudini con i limoni ma  che differiscono da questi per determinate caratteristiche ben definite. Il lime (Citrus aurantifolia), ad esempio, è un agrume di origine asiatica diffuso in molte regioni a clima tropicale dove sostituisce il meno resistente limone (Citrus limon), poco adatto alle condizioni di clima caldo umido. I frutti di lime o limetta, come viene chiamato da noi, sono più piccoli del limone, hanno forma tondeggiante o ovale, buccia sottile e ed un succo molto agre perché molto ricco di acido citrico; si raccolgono di norma ancora verdi perché così sono molto più succosi.
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Nel gruppo delle limette si sono differenziate nel tempo alcune tipologie a frutto dolce riconducibili a specie come Citrus limetta chiamata “Limetta di Roma" o "Limetta Patriarca" e Citrus limettioides denominata “Limetta di Palestina”; entrambe le specie, pur essendo di origine asiatica, sono conosciute e coltivate da epoche remote nell’area del Mediterraneo e nell’Africa del nord. L’unica sostanziale differenza che questi frutti presentano rispetto ad un limone è la presenza di acidità del succo molto bassa (inferiore allo 0,1%) che conferisce al frutto un gusto insipido o leggermente dolce. 

La Limetta di Roma o Limetta Patriarca (Citrus limetta) ha piante di piccola taglia, cespugliose, a chioma irregolare e con rami spinescenti; le foglie simili a quelle del limone hanno un picciolo leggermente alato; i fiori bianchi e molto profumati presentano il carattere della rifiorenza; i frutti sono sferici o a forma ellittica, schiacciati ad entrambe le estremità, con umbone e pochi semi all’interno.
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La Limetta di Palestina (Citrus limettioides) ha piante di medio sviluppo con vegetazione rivolta verso l’alto che presenta delle spine;  i frutti sono di forma ovoidale o quasi rotonda; i fiori sono bianchi e la specie è rifiorente. In Israele è frequentemente utilizzata come portainnesto del pompelmo o di arancio dolce ed è tra i limoni quella considerata più resistente al freddo.
 
Il gusto del frutto della  "Limetta della Palestina" a me pare particolarmente insulso ma  molti siti di cucina ne decantano l'uso per la preparazione di dissetanti bevande.

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