giovedì 1 ottobre 2020

Artemisia annua: un possibile rimedio anti covid?

Una nuvola d’oro di piccoli fiori profumati che al solo strusciarli, passandogli accanto in giardino, spandono nell’aria un delicato ma intenso profumo che ti spinge a fermarti ed annusare e da subito ti senti star bene; i fiori ed il profumo, ma anche l'aroma che si sprigiona dalle foglie, sono di una pianta che si chiama Artemisia annua che ho avuto modo di vedere  ed apprezzare nel giardino di Francesco Bufalino a Siracusa non soltanto per le sue caratteristiche ornamentali ed olfattive, ma anche perché ha una storia interessante da raccontare in quanto alcuni la ritengono un possibile antidoto al virus che sta segnando, in questi mesi, il modo di vivere e di morire dell’intera popolazione mondiale.
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Francesco che la coltiva da un po’ e che se la ritrova vagabonda in molti angoli del giardino ne è un convinto supporter perché si è molto documentato sulle proprietà medicinali di questa pianta e in piena pandemia ha avuto conferma delle sue convinzioni sentendo la dichiarazione del Presidente del Madagascar Andry Rajoelina che ha attribuito all’artemisia, specie molto diffusa sul territorio della sua isola, proprietà curative e preventive anticovid (ancora non confermate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), promuovendo altresì nel suo paese il consumo di una bevanda locale (Covid-Organics ) da lui stesso molto consumata, a base di estratti di artemisia. 
Le proprietà curative di Artemia annua sono note alla medicina tradizionale cinese da più di 1700 anni e l’utilizzo della specie denominata in lingua locale qinghaosu è stato descritto e provato come rimedio efficace per il trattamento di molte malattie, prima fra tutte la malaria, ma anche per alleviare il dolore e combattere la febbre intermittente. 

Nel 1972 la ricercatrice cinese Tu YouYou dopo una ricerca decennale trascorsa a studiare i rimedi della medicina popolare cinese si è resa conto delle potenzialità mediche di Artemisia annua mettendo a punto un metodo di estrazione a freddo della artemisinina, principio attivo presente nella pianta, da utilizzare come prodotto antimalarico naturale; la pubblicazione dei suoi studi le valse il Nobel per la medicina nel 2015. Recentemente in Cina, alla ricerca spasmodica di un medicamento capace di contrastare gli effetti del Covid19, l’estratto di Artemisia annua, sotto forma di compresse, è stato provato in piena pandemia dimostrando una certa efficacia nel contrastare i sintomi della malattia.

Commercializzano anche una specie di zampirone alla artemisia che bruciato serve per disinfettare e profumare gli ambienti chiusi.
Caratteri botanici della specie
Artemisia annua è specie di origine asiatica (Cina continentale)  ma è diventata ubiquitaria per le sue notevoli capacità di diffusione ed adattamento, tanto da essere considerata in alcuni casi invasiva e potenzialmente dannosa in quanto, a causa dell'abbondante polline prodotto, può risultare specie allergenica.
La famiglia di appartenenza è quella delle Asteraceae che è probabilmente una tra le più vaste tra le Angiosperme mentre il Genere Artemisia comprende piante aromatiche e medicinali generalmente erbacee o arbustive come l’assenzio ed il dracunculus (dragoncello). 
Artemisia annua ha un portamento erbaceo e si comporta in genere da annuale; l’asse fiorale è eretto e le foglie sono ovate pennatosette e molto aromatiche.
I fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia composte da moltissimi piccoli capolini di colore crema paglierino che producono una grande quantità di polline.
La polvere ottenuta dalla macinazione della parte terminale delle foglie,  come quella di altre Asteraceae, trova impiego come fitofarmaco naturale contro numerosi insetti patogeni; proprio per questo motivo la coltivazione della specie potrebbe trovare spazi commerciali per il reperimento del principio chimico il cui quantitativo a livello mondiale viene ancora considerato insufficiente. 
Io, indipendentemente dalle possibilità di  coltivare Artemisia annua per le sue proprietà in campo medico o in agricoltura, se avessi un giardino le troverei un angolino, anche solo per il suo aroma che ho letto ricorda il vermouth: sarà forse per questo che a stropicciarla mi viene subito il buon'umore?

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