Dimenticate le giornate uggiose del recente inverno, dopo una stagione di piogge inusuali per la Sicilia ed il Meridione tutto, è tempo di godersi l’arrivo del primo desiderato tepore in queste giornate luminose e terse che solo la primavera sa regalare. Per gli appassionati di giardini quelle di maggio sono settimane frenetiche in cui si susseguono ed accavallano mostre mercato, convegni, aperture di nuovi giardini, che a volere essere ingordi bisognerebbe sdoppiarsi o triplicarsi per vedere tutto ciò che di interessante si offre al pubblico. Questo fine settimana, da 16 al 18 maggio, ad esempio, in Sicilia, dove di verde se ne dovrebbe parlare spesso e non solo per due o tre settimane l’anno, si svolgono contemporaneamente: l’Infiorata di Noto, La Zagara all’Orto Botanico di Palermo e l’inaugurazione del Radicepura Garden Festival, vicino Giarre. Io ho scelto di vedere l’apertura del Radicepura Garden Festival, una manifestazione che si svolge a cadenza biennale, arrivata quest’anno alla sua quinta edizione.
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Parco di Radicepura |
Il luogo dove si svolge il Festival, vicino Giarre, è il parco botanico di Radicepura, ideato e gestito dalla famiglia Faro proprietaria dei Grandi Vivai che esportano piante ornamentali in tutto il Bacino del Mediterraneo ed oltre.
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Mario Faro |
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Antonio Perazzi |
Una giuria guidata dall'architetto paesaggista Antonio Perazzi che è il direttore artistico delle ultime edizioni del Festival, ha scelto i progetti vincitori (tra oltre 1100 iscritti al concorso di questa edizione) ed ha invitato i relativi progettisti a Radicepura per procedere alla loro realizzazione all’interno del Parco, utilizzando il vasto assortimento vegetale che costituisce il catalogo delle piante in vaso prodotte dai Grandi Vivai Faro. Come in ogni edizione, un garden designer di vaglia internazionale ha progettato e realizzato un suo giardino che rimane in forma permanente all’interno del Parco come hanno fatto in passato professionisti del calibro di Perazzi, Besson e Pejrone; quest’anno il giardino permanente si intitola:“A Postcard from Sicily” ed è della paesaggista inglese Sarah Eberle.
I giardini premiati sono, in questa edizione, di respiro internazionale provenendo da professionisti arrivati in Sicilia da Italia, Francia, Hong Kong, India, Islanda, Spagna e Stati Uniti.
Un comitato di esperti, a realizzazione avvenuta, ne ha valutato la corrispondenza con il progetto iniziale dando eventuali consigli operativi agli autori.
I giardini edizione 025
I giardini hanno bisogno di un loro tempo per strutturarsi e dunque vederli all’apertura del Festival può non rendere bene l’idea di quanto in realtà progettato. Io perciò, per non sbagliare, cerco di vederli più volte nel corso della stagione, privilegiando l’autunno per il giudizio finale. Tuttavia, tra i progetti che, in questa edizione, riescono da subito ad essere leggibili posso indicarne due: Patio, un’installazione realizzata da due fratelli di origine spagnola, Marta e Fernando Gamarro che si ispira ai cortili andalusi di piante in vaso, un luogo sociale dove le famiglie si riunisco al fresco della sera per stare assieme, chiacchierare e rilassarsi.
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Fernando Gamarro (Patio) e Monica Torrisi (Mira) |