A conclusione della visita di un giardino, quando a casa riordino le idee, rivedo gli appunti, riguardo le foto, riascolto le voci registrate, mi pongo sempre la domanda se il giardino che ho appena visto è riuscito a raccontarmi una storia e se questa mi ha interessato tanto da avere, a mia volta, voglia di raccontarla. A conclusione della visita del giardino “Le stanze in fiore”, ho da subito pensato che avrei avuto tanto da raccontare perché il giardino, che ho avuto modo di vedere in due visite successive distanti tre anni una dall’altra, rispecchia a pieno il carattere e gli interessi poliedrici di Rossella Pezzino de Geronimo che ne è la proprietaria.
Un' artista, fotografa, imprenditrice catanese, che lo ha progettato e realizzato per rivivere, come in un viaggio interiore, le tappe e gli stati d’animo che hanno caratterizzato gli ultimi venticinque anni della sua vita.
Il giardino, che contorna la villa padronale in stile neoclassico datata 1889, si trova a Canalicchio, un quartiere settentrionale di Catania ed occupa una superficie di sette ettari che si sviluppano lungo le pendici di Monte S. Paolillo, un edificio vulcanico del basso versante etneo, di origine piroclastica, abitato sin dall’età del Bronzo, scampato alla cementificazione degli anni 80 ed oggi area verde a ridosso della Timpa Leucatia.
Zona ricca d’acqua, tanto da ospitare i ruderi di un antico acquedotto benedettino e geologicamente molto interessante per la presenza di resti di antiche bombe vulcaniche il cui reperimento, in buon numero, spiega il nome di via Pietra dell’Ova (uova di pietra) attribuito alla strada, oggi molto trafficata, che delimita la base del monte.
Il giardino è un paradiso vegetale che ospita oltre mille e cento specie ornamentali, per lo più di origine tropicale, che si sono ambientate in un luogo dove l’acqua, che viene giù a riciclo dall’alto della Timpa, salta in cascatelle, scorre in ruscelli, si ferma e riposa in laghetti e stagni, creando un microclima tropicale adatto per le molto piante esotiche presenti e che richiama fauna selvatica (volpi sopra tutto) e uccelli stanziali e di transito (due aironi di passaggio, recentemente, si sono qui rifocillati mangiando un buon numero di carpe koi da un laghetto del giardino).![]() |
luoghi d'acqua |
La prima stanza che si incontra, lungo il percorso guidato dalla stessa Rossella, è stata progettata subito dopo l’acquisto della casa in un momento di gravi vicissitudini personali e familiari ed è perciò stata pensata e realizzata in forma circolare come un luogo chiuso, intimo, introspettivo con alte e fitte pareti perimetrali di bambù orientali dal fusto nero e dalla vegetazione bruna, i cui culmi posti a stretto contatto creano una barriera con il mondo esterno ma anche un luogo intimo e molto musicale quando il vento fa sbattere tra loro i fusti flessuosi che risuonano come casse armoniche.
Un percorso perimetrale consente di avere diverse visuali del luogo che ha l’aspetto di un jungla tropicale dove le palme si intrecciano con felci e specie dal grande fogliame come colocasia, farfugium, tetrapanax e dove l’aspidistra, qui usata come tappezzante, appare sporadicamente ravvivata dal colore dei caladium che punteggiano il cammino.
La seconda stanza fa intravedere il raggiungimento di una certa serenità interiore attraverso l’elemento equilibratore per eccellenza che è l’acqua che scorre incessante da un grande fontanile ricavato da un antico abbeveratoio di campagna, il cui zampillare copre i rumori del traffico vicino ed invita a percorrere il sentiero che porta allo stagno, costruito intorno ad alti alberi preesistenti, introducendovi tantissime specie di felci. Una bella sfida botanica a 200 metri sul livello del mare che ha dato però ottimi risultati, visto che molte specie si sono così ben ambientate da avere colonizzato gli antichi muri a secco del giardino.
Si arriva, quindi, percorrendo bassi gradini in basalto, bordati da cespi fioriti di Salvia brillantaisia, allo spazioso terrazzamento a prato, dalla visuale aperta, che contorna la casa, ospita una bella piscina ed è bordato da specie i cui fiori profumano le notti d’estate come: Gardenia thunbergia, Plumeria rubra, Murraja exotica.
Il percorso nel giardino procede tra mille sorprese ed incanti vegetali (fioriture spettacolari di Erithyna bidwilli, Cassia fistula, Plumeria rubra in varietà.
Le tillandsie e le orchidee nella serra vittoriana, il ficus dalle radici aree colonnari, il profumo ed i colori delle tantissime specie rampicanti, tra tutte Mandevilla suaveolens e tantissime specie di clerodendron sono alcuni dei tanti punti di interesse del giardino.
Seguendo il racconto del percorso emozionale che ha portato l’artista a progettare ogni singolo angolo del luogo, si incontrano le rappresentazioni dei quattro elementi della natura: aria, acqua, terra e fuoco (raffigurato con ampie macchie di iresine dal fogliame fiammeggiante).
Il parco ospita numerose installazioni artistiche realizzate non solo dalla stessa Pezzino de Geronimo che, con i suoi lavori, ha partecipato ad esposizioni prestigiose, tra cui nel 2022 alla Biennale di Venezia, con una serie di tele dal titolo “Caos liquido”, ma anche da tanti amici artisti che ispirati dal luogo hanno donato opere scegliendone la giusta collocazione nel parco.
Il giardino ha annesso un vivaio e produce ortaggi biologici che sono messi in vendita al pubblico; il parco botanico è luogo di incontri didattici con le scuole ma anche di eventi e cerimonie.
Per chi volesse approfondire la genesi del giardino, Rossella Pezzino de Geronimo ha raccontato in forma di romanzo la sua vita nel libro da poco edito da Calibano Editore dal titolo "Le stanze in fiore".
Leggendolo si comprende la forza d’animo e la caparbietà di questa donna che tra le tante, incredibili esperienze vissute, tre anni fa, all’età di 72 si è cimentata con successo nella traversata a nuoto dello stretto di Messina; e non vi dico altro, non vi dico.