sabato 5 novembre 2011

Hibiscus mutabilis, piacevoli certezze


In un periodo di non richieste, sgradite, sorprese, desidero qualcosa di stabile, sicuro, ricorrente ed immutabile, che non mi stressi di imprevedibilità; meno male che ci sono le piante, per questo; com'è  rinfrancante sapere, ad esempio, che nonostante le turbolenze finanziarie dei mercati europei, lo stress da referendum e le elezioni americane è da qualche giorno che sono in fiore gli Hibiscus mutabilis. Tutti insieme questi piccoli alberelli, provenienti dal lontano Oriente, presenti sporadicamente in città in aree condominiali o in piccoli giardini privati, fioriscono  all’unisono  tra fine ottobre ed i primi giorni di novembre. E che fioritura!
Grandi fiori, semplici o più spesso doppi o semi doppi, portati a gruppi in cima a rami flessuosi, si schiuderanno bianchi alle prime luci del giorno per assumere poi screziature rosate sempre più estese con il passare delle ore; nel pomeriggio predominerà il carminio per morire a sera, una volta chiusi, di un intenso colore rosso sangue. 
  

Questa specie di ibisco è, d’altronde “mutabilis”, ed è il calore del giorno a determinare il cambiamento. Guglielmo Betto nel suo libro “Le piante insolite” edito nel 1991 da Mondadori, consigliava, per stupire gli ospiti a cena, di raccoglierne i fiori al mattino e conservarli in frigo sino a sera; messi in una ciotola a centro tavola, cambieranno languidamente colore nel volgere della serata. Queste sì, sono le sorprese che mi piacciono.
P.S.
Hibiscus mutabilis appartiene alla famiglia delle Malvaceae; è specie adattabile che può ben ambientarsi anche in climi temperato-freschi. In genere ha portamento semiarboreo con foglie palmato dentate, sempreverdi nei climi caldi o caduche dove si registrano minime termiche basse. Si riproduce sia per seme che per talea. I fiori come in tutti gli ibischi durano solo un giorno ma la pianta ne produce in abbondanza portando contemporaneamente fiori di tutte le gradazioni di colore. Il periodo di fioritura è di breve durata ma l’aspetto della pianta è gradevole tutto l’anno.
Post rivisto ed aggiornato in data 22 ottobre 2016

5 commenti:

  1. In questo momento dove tutto è così incerto le piccole semplici cose possono regalarci un sorriso. Ogni mattina guardo sul mio davanzale una delicata pianta grassa con dei splendidi fiori fuxia che mi ha regalato mio figlio. Non conosco nemmeno il suo nome eppure lei tutte le mattine mi regala un fiore nuovo e mi strappa un sorriso. Con quello purtroppo non ci pago le bollette ma anche un sorriso non ha prezzo. Sono in sintonia con le tue parole. Ti sono vicina in questo presente così difficile per tutti noi!

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  2. Potrei sapere se ad un'altitudibe di 650 m so può piantare in terra o è preferibile lasciarlo in un vaso??

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  3. Per Hibiscus mutabilis le Zone di Rusticità USDA (che riportano la Media delle temperature minime estreme che la specie è in grado di sopportare) sono tipiche delle zone calde ( 9 e 10). Le riporto il link in cui potrà controllare le temperature minime che si registrano in queste zone e che la specie è in grado di sopportare. Si regoli ora con le temperature minime della sua zona; se sono vicine al limite di zona continui a coltivare l’ibisco in vaso. https://www.arboreafarm.com/content/6-zone-usda-per-l-italia

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  4. Sono molti anni che ho l'ibiscus di cui le mando una foto. Ritengo di aver sbagliato le potature precedenti ed ora me lo ritrovo così. Come posso intervenire? Lo scorso anno non è neanche fiorito....Grazie per la risposta

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  5. Purtroppo la sua foto non è pubblicabile sul blog a meno che non me la invii per posta; per recuperare potature sbagliate bisogna stimolare la pianta ad emettere nuova vegetazione; quindi concimare e mantenere in salute la pianta. Quando avrà una forma di nuovo naturale intervenire, se è proprio il caso, solo con pochi tagli di mantenimento

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