mercoledì 20 aprile 2011

Euroflora vent'anni dopo

Chi mai avrebbe potuto immaginare che a distanza di vent’anni dalla mia prima visita all’Euroflora di Genova vi sarei ritornata in compagnia della stessa amica con cui avevo condiviso il primo viaggio. Vent’anni non sono pochi, c’è di mezzo un matrimonio, un figlio, un cane, esperienze lavorative che ti allontanano ed estraniano, percorsi personali che divergono e ti portano lontano; lunghi periodi senza una telefonata o sbadate dimenticanze di ricorrenze da festeggiare; ma con gli amici, con le persone con cui hai condiviso passioni comuni, viaggi e momenti belli da ricordare,  è facile riannodare i fili e riprendere, come se nulla fosse, un percorso di nuovo in comune.  Fatto sta che siamo nuovamente a Genova per l’inaugurazione di Euroflora 2011 e la situazione rispetto a vent’anni fa è un poco cambiata; siamo ancora due entusiaste del verde e di tutto quanto ruota intorno al mondo vegetale ma, in campo professionale, Daniela di strada ne ha fatta tanta; oggi, partecipa in veste di membro della giuria chiamata a giudicare oltre 300 concorsi previsti per questa Edizione; io, più modestamente, sono il suo accompagnatore ed avrò, comunque il privilegio, stasera, di partecipare alla cerimonia di inaugurazione vedendo, in anteprima, rispetto ad un comune mortale le meraviglie previste per l’edizione di quest’anno. Il filo conduttore per l’edizione 2011 è: il fiore che unisce nel rispetto delle biodiversità e dell’ambiente e, dalle prime indiscrezioni degli addetti ai lavori, la scenografia sembrerebbe indimenticabile: un immenso giardino con paesaggi inattesi:ambienti desertici, foresta pluviale, ambienti mediterranei; interi padiglioni dedicati alle esposizioni di partecipanti provenienti da tutto il mondo. Genova, intanto si fa bella con enormi vasi di rododendri ed azalee distribuiti su piazze e strade della città. Sono attese oltre 600.000 persone nei giorni di apertura della mostra che si concluderà il primo di maggio. Che dirvi: centinai di foto scatterò e mi verranno le piaghe ai piedi per il tanto scarpinare ma, al mio ritorno, cercherò di raccontare sensazioni ed impressioni di questa esperienza indimenticabile per un appassionato del verde.  

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