domenica 24 luglio 2011

Partenze estive: bollettino di guerra vegetale

E’ tempo di partenze e di telefonate in serie: ciao, domani parto; vado a..; ci vediamo tra..; ci risentiamo al mio ritorno. Un rito che, tra amici e parenti, continua a perpetuarsi ogni estate alla vigilia di una, seppure breve, assenza da casa. Un rito scaramantico per dire: saluto tutti, sto partendo, ma guardate che torno, sono sicura che torno. Alla vigilia di una vacanza una certa apprensione di lasciare il certo per l’ignoto io ce l’ho ancora; sarà retaggio di giovinezza quando in alcune tragiche estati, ai saluti festosi delle partenze di amici era seguito l’incredulo annuncio di un mancato ritorno. Enzo, un ragazzo simpatico,  giocatore di pallavolo e animatore di feste: vacanza a Lampedusa, immersione subacquea, embolia;  Maurizio che studiava all’Isef di Torino; aveva la zia suora e una barca di fratelli: viaggio in vespa verso il mare di Siracusa sulla famigerata statale che da Catania portava in vacanza; agganciato da un camion distratto. Chissà se tra gli incolpevoli morti in Norvegia c’è n’era qualcuno partito in vacanza: “Ciao, domani parto, vada a Oslo, ci vediamo tra….
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Passiflora incarnata, de cuius estate 05

Passando ad un registro ben più lieve, ma con livelli numerici drammatici, la " moria delle vacche" alla Totò,  si registra in estate anche tra le mie piante in balcone. Ogni anno è una lotteria per sapere chi tra i miei vasi sopravivrà al caldo dei mesi estivi e al microclima sahariano che i motori dei climatizzatori sparano in balcone nei giorni in cui si vive barricati in casa. Se fosse solo il caldo, mezza pena, si potrebbe rimediare con specie che il caldo lo sopportano bene come ad esempio:  lantana, euphorbia, ibisco, plumeria, cycas e tutta la congerie delle piante succulente. Ma gli insetti? Le perdite subite ad opera degli insetti, consentono di stilare un bollettino di guerra giornaliero: petunie, violacciocche, bocche di leone, zinnie, pentas,  lavandula, timo e salvia diventano facile preda di cocciniglie fioccose e ragnetti rossi che nel caldo umido prolificano a meraviglia. Si vedono le foglie prima luccicare, poi divenire appiccicose e dunque deperire, disseccando in breve: gazania, lantana, peperoncino, bignonia, thevetia, oleandro sono anch'esse specie che non sfuggono alla morìa. Per non parlare del perfido ragnetto rosso, un fitofago difficile da contrastare, che ogni anno colpisce i miei solanum, sia il violetto (Solanum randonnetii) che il bianco (Solanum jasminoides) e insieme a loro passiflora e thunbergia. Dopo anni di inutile belligeranza, mi sono oramai rassegnata a non contrastare più chimicamente questi accidenti vegetali; in balcone è una lotta impari. L’ olio minerale additivato con prodotti sistemici andrebbe spruzzato sulle cocciniglie ogni venti giorni; bisognerebbe altresì, contrastare con mezzi chimici anche le formiche che con le cocciniglie stabiliscono un sodalizio nefasto. Le formiche si alimentano della melata zuccherina escreta dagli insetti e per ringraziamento trasportano in giro le forme giovanili dell’insetto (neanidi) diffondendo le infestazioni. 
Retinatura grigia da ragnetto rosso su foglie di oleandro

Contro il ragnetto rosso, poi, che succhia la linfa e stende sotto le foglie una sottile ragnatela, i trattamenti con esteri fosforici andrebbero reiterati ogni due settimane. Ma ne vale la pena? Io ho un cane che gira in balcone e non me la sento di appestarlo chimicamente. E se non bastassero le avversità biotiche ci si mettono pure  amici e parenti incaricati di dare acqua al balcone durante la breve assenza vacanziera. Un anno un’amica temendo disseccamenti che mi avrebbero addolorata trasformò i vasi in paludi pontine con conseguente morte per marciume radicale dei miei adorati gelsomini: Jasminum sambac, Jasminum nitidum e, Jasminum auriculatum. Che fare? Di fronte ad altre, irrimediabili perdite, le piante in balcone son poca cosa. Ci vuole pazienza e rassegnazione botanica. Arriverà ottobre e potrò scatenarmi in nuovi, stimolanti acquisti vegetali; ed una nuova stagione dei fiori potrà, finalmente, ricominciare. 

Solanum jasminoides
 

Solanum rantonnetii

Thunbergia grandiflora, defunta nell' estate del 2006
                                                            

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